I canti dell'Avvento e del
Natale L'attesa espressa nei canti
delle liturgie d'Avvento (vedi sotto)
lascia il posto allo stupore e alla gioia dei
canti di Natale.
Sono i canti della tradizione, che tutti
conoscono, hanno cantato o hanno sentito. Sono quelli che
accompagnano le nostre celebrazioni natalizie. Cantiamoli con gioia,
speranza e riconoscenza:
Il natale
del Signor
Venite Fedeli
Astro del Ciel
Tu scendi
dalle stelle
A Betlemme
di Giudea
Testi:
IL NATALE DEL SIGNOR
Il Natale del Signore torna ancora tra noi
per ridarci la vita, la gioia, l'amor.
Veniamo a Te, noi crediamo
in Te:
Tu sei salvezza, sei porta del
ciel.
Gesù nasce ancor per rinascere in noi,
per condurre più in alto chi crede in lui.
VENITE FEDELI
Venite, fedeli, l'angelo ci invita, venite, venite a Betlemme!
Nasce per noi Cristo Salvatore:
venite adoriamo, venite adoriamo,
venite, adoriamo il Signore Gesù!
La luce del mondo brilla in una grotta: la fede ci invita a
Betlemme.
La notte risplende, tutto il mondo attende: seguiamo i pastori a
Betlemme.
Il Figlio di Dio, Re dell'univers,o si è fatto bambino a Betlemme.
"Sia gloria nei cieli, pace sulla terra" un angelo annuncia a
Betlemme.
ASTRO DEL CIEL
Astro del ciel, pargol divin, mite Agnello Redentor,
tu che i vati da lungi sognar, tu che angeliche voci annunciar,
luce dona alle menti, pace infondi nei
cuor.
Astro del ciel, pargol divin, mite Agnello Redentor,
tu, disceso a scontare l'error, tu sol nato a parlare d'amor.
luce dona alle menti, pace infondi nei
cuor.
Astro del ciel, pargol divin, mite Agnello Redentor,
tu, virgineo mistico fior, tu sol nato a parlare d’amor
luce dona alle menti, pace infondi nei
cuor.
TU SCENDI DALLE STELLE
Tu scendi dalle stelle, o Re del cielo
e vieni in una grotta al freddo e al gelo.
O bambino mio divino, io ti vedo qui a tremar, o Dio beato,
ahi quanto ti costò l'avermi amato!
A te che sei del mondo il Creatore
or mancan panni e fuoco, o mio Signore.
Caro eletto, pargoletto, quanto questa povertà più m'innamora,
giacché ti fece amor povero ancora.
A BETLEMME DI GIUDEA
A Betlemme di Giudea, una gran luce si levò:
nella notte, sui pastori, scese l’annuncio e si cantò:
Gloria in excelsis Deo!
Cristo nasce sulla paglia, figlio del Padre, Dio con noi.
Verbo eterno, Re di pace, pone la tenda in mezzo ai suoi.
Gloria in excelsis Deo!
Tornerà nella sua gloria, quando quel giorno arriverà;
se lo accogli nel tuo cuore, tutto il suo Regno ti darà.
Gloria in excelsis Deo!
La liturgia dell'Avvento, primo tempo del nuovo anno
liturgico, nella sua componente musicale ha diversi tratti che la
caratterizzano. Ad esempio non si canta il Gloria, fino a quando lo si canterà
insieme agli angeli la notte di Natale. I canti hanno poi un "suono"
particolare, tutti segnati dall'attesa, in armonia con le letture delle quattro
settimane che compongono l'Avvento. Ecco allora i canti che stiamo cantando in
queste domeniche, registrati da alcuni membri dei cori dell'UPCM per
presentarne le melodie e sottolineare i testi che ne fanno delle belle
preghiere.
Il canto d'ingresso è
Camminiamo
incontro al Signore
testo:
Camminiamo incontro al Signore, camminiamo con gioia:
egli viene non tarderà, egli viene, ci salverà.
Egli viene, il giorno è vicino e la notte va verso l'aurora.
Eleviamo a lui l'anima nostra, non saremo delusi.
Egli viene, vegliamo in attesa ricordando la sua Parola.
Rivestiamo la forza di Dio per resistere al male.
Egli viene, andiamogli incontro ritornando su retti sentieri.
Mostrerà la sua misericordia, ci darà la sua grazia.
Egli viene: è il Dio fedele che ci chiama alla sua comunione.
Il Signore sarà il nostro bene, noi la terra feconda.
Il canto finale è
Maria porta dell'avvento
testo:
Maria, tu porta dell’Avvento, signora del Silenzio
sei chiara come aurora, in cuore hai la Parola.
Beata, tu hai creduto! Beata, tu hai creduto!
Maria, tu strada del Signore, maestra nel pregare,
fanciulla dell’attesa, il Verbo in te riposa.
Maria, tu madre del Messia, per noi dimora sua,
sei arca d’alleanza, in te Dio è presenza.
La prima domenica d'avvento,
con il suo Vangelo che chiede a tutti di "vegliare", ci invita a cantare:
Noi veglieremo
testo:
Nella notte, o Dio, noi veglieremo,
con le lampade, vestiti a festa:
presto arriverai e sarà giorno.
Rallegratevi in attesa del Signore: improvvisa giungerà la sua voce.
Quando Lui verrà sarete pronti e vi chiamerà 'amici' per sempre.
Raccogliete per il giorno della vita dove tutto sarà giovane in eterno.
Quando Lui verrà sarete pronti e vi chiamerà 'amici' per sempre.
La seconda domenica d'avvento
presenta Giovanni il Battista, il precursore di Gesù, la "voce che grida nel
deserto" che annuncia il Signore Gesù, Parola eterna che è prima di ogni cosa,
come dicono le parole di questo canto:
Io vedo la tua luce
testo:
Tu sei prima d'ogni cosa, prima d'ogni tempo,
d'ogni mio pensiero: prima della vita.
Una voce udimmo che gridava nel deserto
"Preparate la venuta del Signore ".
Tu sei la parola eterna della quale vivo
che mi pronunciò soltanto per amore.
E ti abbiamo udito predicare sulle strade
della nostra incomprensione senza fine.
Io ora so chi sei, io sento la tua voce
io vedo la tua luce, io so che tu sei qui.
E sulla tua Parola, io credo nell'amore
io vivo nella pace, io so che tornerai.
Tu sei l'apparire dell'immensa tenerezza
di un amore che nessuno ha visto mai.
Ci fu dato il lieto annunzio della tua venuta
noi abbiamo visto un uomo come noi.
Tu sei verità che non tramonta,
sei la vita che non muore,
sei la via d'un mondo nuovo.
E ti abbiamo visto stabilire la tua tenda
tra la nostra indifferenza d'ogni giorno.
Io ora so chi sei, io sento la tua voce
io vedo la tua luce, io so che tu sei qui.
E sulla tua Parola, io credo nell'amore
io vivo nella pace, io so che tornerai.
Fra la seconda e la terza domenica d'avvento quest'anno
cade la bellissima
solennità dell'Immacolata Concezione, l'8 dicembre.
Ci sono tanti canti bellissimi dedicati alla Madonna.
Prima di tutto l'Ave Maria
e la Salve Regina
Un altro canto si rivolge a Maria con parole che sono la parafrasi delle
parole dell'Angelo all'annunciazione:
Gioisci figlia di Sion
testo:
Gioisci figlia di Sion, perché Dio ha posato il suo sguardo
sopra di te, ti ha colmata di grazia.
Rallegrati Maria, il Signore in te ha operato
meraviglie per il suo popolo.
Oggi si è compiuta in te la speranza
dell’umanità.
Oggi per il tuo “sì”, Dio ci ha dato la salvezza,
per il tuo “sì” Dio è venuto fra noi.
Gioisci figlia di Sion, ora in te il cielo dona alla terra
una pioggia di grazie, sorgenti di vita.
Rallegrati, Maria, quella spada che ha trafitto l’anima tua,
ti ha resa madre di tutti noi.
Gioisci, Madre di Dio, una nuove lode s’innalza
al tuo nome in quest’era un canto vivo di gloria.
La tua voce sul nulla di noi, faccia udire su tutta la terra
le note più alte di un nuovo Magnificat.
La terza domenica d'avvento è la domenica "Gaudete",
della gioia. Le prime due letture invitano alla gioia, nel Salmo Maria esulta
con le parole del Magnificat e il Vangelo spiega il motivo di tanta consolazione
per bocca di Giovanni il Battista,
la "voce" che grida nel deserto di aprire la strada, perché viene il
Signore!
Il canto "Ora è tempo di
gioia" riprende le parole di Isaia della prima lettura, che il profeta
rivolgeva al popolo di Israele, liberato dall'esilio in Babilonia e di ritorno
nella sua terra:
L'eco torna d'antiche valli, la sua voce non porta
più
ricordo di sommesse lacrime, di esili in terre lontane.
Ora è tempo di gioia, non ve ne accorgete?
Ecco faccio una cosa nuova, nel deserto una
strada aprirò.
Come l'onda che sulla sabbia copre le orme e poi passa e va,
così nel tempo si cancellano le ombre scure del lungo inverno.
Fra i sentieri dei boschi il vento, con i rami ricomporrà
nuove armonie che trasformano, i lamenti in canti di festa.
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