Le vite degli altri - Festa di Sant'Andrea Apostolo

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Le vite degli altri: testimoni di fede vissuta

Gli “altri”, in questo caso, sono persone che hanno manifestato nella propria vita la bellezza dell’incontro con Cristo, e che ci sono testimoni e maestri. Con l’aiuto dell’Azione Cattolica li accosteremo nel corso delle nostre feste patronali in occasione di questo Anno della fede, cominciando da quella di S. Andrea.

All’Azione Cattolica è stata chiesta dai parroci la disponibilità ad animare i momenti formativi che abitualmente accompagnano le feste patronali delle nostre tre parrocchie.

L’idea è quella di presentare in ognuna delle tre occasioni una persona di fede, che abbia manifestato con la propria vita la bellezza dell’incontro con Cristo. Ogni volta vorremmo quindi conoscere un “testimone” e la sua vicenda. Tra i moltissimi che si potrebbero proporre si è deciso di puntare su figure non lontane nel tempo e laiche, o che almeno hanno approfondito questa dimensione laicale in una parte della loro vita.

Partiremo con la festa di Sant’Andrea, Madeleine Delbrêlprecisamente il 27 novembre, con una riflessione su Madeleine Delbrêl, un’assistente sociale vissuta in Francia dal 1904 al 1964.

Perché incontrare un testimone? Ci sembrava davvero importante nell’Anno della fede ricordarci che questa fede è sì un dono, che ha bisogno però di una storia concreta e “incarnata”, fatta delle persone e delle relazioni che segnano le nostre vicende. Fede significa pure l’insieme delle verità rivelate, ma per noi, o almeno per me, è difficile innamorarsi di un dogma; non ci scalda l’adesione a una filosofia: la fede non lo è. Abbiamo bisogno del calore delle persone che si chinano su di noi per raccontarci la bellezza di una vita in Cristo; ci serve il racconto, il “contagio”, la credibilità di chi cammina intimamente abbracciato al Signore.

E perché cerchiamo figure laiche? Perché forse tutti noi laici, che abbiamo vite frastagliate e disperse che in maniera meno evidente parlano di un rapporto con Cristo, dobbiamo senza complessi ridirci che proprio questa dimensione è lo spazio della nostra santità. Le storie di questi amici testimoni, come quelle di tante persone che abbiamo incontrato, possono aiutarci a maturare in questa consapevolezza. Ci può aiutare e confortare l’incontro con vicende di quotidianità e di normalità, vicende che non hanno nulla di eclatante ma che in modo sommesso raccontano, quasi sussurrano, la meraviglia di una vita spesa per amare.

Anche qui e ora, nelle nostre strade, percorse di fretta e a volte con fatica, Dio si manifesta, rendendo di sé una splendida e nascosta “epifania”, come ci insegnerà Madeleine Delbrêl. Nascosta e sommessa, perché, come spesso la storia biblica ci mostra, Dio disdegna ciò che è grande e fragoroso per parlare di sé in ciò che è piccolo, consueto, e soprattutto non fa paura. Come sul monte Oreb, tralascia il vento impetuoso, il terremoto, il grande fuoco, per parlarci in una brezza leggera e discreta (1Re19).

Le storie di questi testimoni laici ci richiamano a questa realtà: alle vite semplici e totalmente spese, molto spesso non famose, ma non per questo meno significative, che non finiscono mai di raccontarci di Cristo e, personalmente, di lasciarmi stupita e meravigliata.

Silvia Begatti

presidente AC parrocchia di Bondanello

 

martedì 27 novembre

- ore 21, sala sussidiale di via Bandiera:

«Le vite degli altri: testimoni di fede vissuta»,

incontro con don Luciano Luppi sulla figura di Madeleine Delbrêl

 

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